Pelophylax kurtmuelleri
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Rana fuèsta
La Rana verde dei Balcani ( Pelophylax kurtmuelleri ) si distingue per le sue dimensioni imponenti, che la collocano tra le rane verdi di maggior taglia d’Europa, e per la colorazione vivace, variabile dal verde brillante al bruno-olivastro, sempre arricchita da irregolari macchie dorsali scure.
Il dimorfismo sessuale è piuttosto evidente: i maschi possono raggiungere gli 8-10 cm, mentre le femmine sono leggermente più grandi, arrivando a 12 cm.
Nei periodi riproduttivi i maschi mostrano cuscinetti nuziali scuri sui pollici ed evidenti sacchi vocali grigio-nerastri; le femmine, invece, si riconoscono per le dimensioni superiori e la colorazione delle parti molli più tenue.
L’anteriorità robusta nei maschi favorisce l’accoppiamento durante la stagione riproduttiva.
I girini neonati misurano circa 8-9 mm, con tinte bruno-verdastre arricchite da riflessi dorati, e completano la metamorfosi dopo circa 3 mesi.
Pelophylax kurtmuelleri , originaria dei Balcani, è stata accidentalmente introdotta nelle zone costiere e di pianura del Ponente ligure, dove oggi si riscontra in popolazioni localizzate, generalmente al di sotto dei 300 m di quota.
La sua distribuzione in queste regioni appare legata soprattutto ad ambienti modificati dall’uomo, quali canali irrigui e aree urbanizzate, dove ha trovato condizioni favorevoli alla colonizzazione.
In Liguria occidentale la sua presenza è oggetto di monitoraggio, vista la potenzialità invasiva della specie e il rischio per la fauna autoctona.
Predilige ambienti acquatici ricchi di vegetazione, sia naturali sia artificiali: canali irrigui, stagni temporanei o permanenti, bacini e aree umide costiere rappresentano i siti privilegiati.
Le popolazioni più consistenti sono segnalate in zone in cui la vegetazione sommersa e riparia offre rifugio, risorse alimentari e siti idonei per la riproduzione.
La specie dimostra grande adattabilità, colonizzando anche corpi idrici effimeri purché vi sia sufficiente copertura vegetale.
La Rana verde dei Balcani mostra abitudini prevalentemente diurne e crepuscolari; il periodo di attività inizia con la primavera, mentre la latenza invernale, piuttosto breve nelle aree costiere (dicembre–febbraio), è trascorsa nei fondali fangosi o nascosta tra la vegetazione acquatica.
La riproduzione avviene da aprile a luglio: i maschi sono facilmente individuabili grazie alle loro potenti vocalizzazioni, nettamente più intense rispetto a quelle di altre rane verdi autoctone.
Le femmine depongono tra 2000 e 6000 uova in grandi masse gelatinose fissate sui vegetali acquatici; lo sviluppo larvale richiede circa tre mesi prima del completamento della metamorfosi.
Specie opportunista, la dieta degli adulti si compone di insetti di grandi dimensioni, piccoli vertebrati, altri anfibi, piccoli pesci e crostacei.
I girini, invece, predano principalmente alghe, detrito vegetale e piccoli invertebrati acquatici.
L’elevata variabilità nella dieta riflette la grande capacità di adattamento della specie agli ambienti colonizzati.
In territorio ligure, Pelophylax kurtmuelleri è considerata una potenziale minaccia per l’equilibrio ecologico dei corpi idrici, in particolare a causa della competizione e/o possibile ibridazione con le specie autoctone di rane verdi ( Pelophylax kl. esculentus and Pelophylax lessonae ).
L’alterazione degli habitat, l’inquinamento delle acque, l’uso di pesticidi e la predazione da parte di specie alloctone costituiscono ulteriori fattori di rischio, non solo per la specie introdotta ma anche per le popolazioni indigene.
Questa rana si distingue non solo per la taglia, ma anche per un comportamento generalmente più competitivo e aggressivo rispetto a quello delle congeneri autoctone.
La sua presenza in Liguria è oggetto di costante sorveglianza al fine di valutarne l’impatto sulle popolazioni locali di anfibi e prevenire un’ulteriore espansione.
Le strategie di gestione puntano a limitare la diffusione della specie e a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della tutela delle specie native e degli ecosistemi acquatici.