Coronella austriaca
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Biscia, Aspisurdu
Il Colubro Liscio ( Coronella austriaca ) è un serpente di taglia medio-piccola, raggiungendo raramente i 70-75 cm di lunghezza totale. Il corpo è snello, con squame dorsali particolarmente lisce e lucide, che creano al tatto e alla vista una sensazione setosa, distinguendolo nettamente da altre specie affini. La colorazione varia dal grigio al bruno-rossastro, decorata da una serie di macchie scure, talvolta disposte regolarmente, talvolta più sfumate.
Una caratteristica distintiva è la banda scura che, partendo dalla narice, attraversa l’occhio e si dirige verso l’angolo della bocca, conferendo uno sguardo attento e penetrante a questo animale prudente. L’occhio è piccolo, con pupilla rotonda e iride giallastra o brunastra. I giovani ricordano molto gli adulti nella forma, ma si riconoscono per la testa nettamente più scura rispetto al corpo.
Il dimorfismo sessuale è poco marcato: generalmente le femmine risultano leggermente più grandi dei maschi.
La dentatura è aglifa, cioè priva di solchi o canalicoli veleniferi funzionali nei denti. La Coronella austriaca , analogamente agli altri colubridi italiani non velenosi, non è pericolosa per l’uomo. Tuttavia, va segnalata la presenza di piccole ghiandole velenifere dette ghiandole di Duvernoy. Queste ghiandole, descritte per la prima volta da Phisalix nel 1922 e riconfermate da studi recenti (Di Nicola et al.), sono strutture poste posteriormente nella mascella superiore, che producono un secreto debole e non pericoloso per l’uomo. La funzione del secreto delle ghiandole di Duvernoy è principalmente predatoria, facilitando la cattura e l’immobilizzazione di piccole prede, ma non ha finalità difensive e nessun effetto rilevante sugli esseri umani.
Il Colubro Liscio è ampiamente diffuso in Europa centrale e meridionale, proseguendo a est verso il Caucaso e parti di Asia Minore. In Italia occupa quasi tutto il territorio continentale, risultando assente solo in Sardegna.
Nella provincia di Savona e nel ponente ligure le segnalazioni sono relativamente rare, principalmente a causa della natura criptica e difficilmente osservabile della specie. Le poche osservazioni note si concentrano prevalentemente tra gli 80 e i 1 000 metri di quota, risultando più frequente sopra i 700 metri, dove trova ambienti favorevoli e meno disturbati dall’uomo.
La specie predilige ambienti continentali freschi e ombrosi, rifuggendo le zone molto aperte e prive di rifugi. Si riscontra in una sorprendente varietà di ambienti:
Il Colubro Liscio è una specie territoriale e prevalentemente diurna, anche se in alcune circostanze può prolungare la propria attività verso il crepuscolo. Non è particolarmente veloce nei movimenti, ma è in grado di nuotare con discreta abilità e di arrampicarsi su bassi cespugli alla ricerca di piccoli vertebrati.
Se sorpreso, tende a rimanere immobile piuttosto che fuggire. Per difendersi, si avvolge su se stesso, emettendo un sibilo e, se necessario, può mordere. Come meccanismo ulteriore di difesa, può espellere dalla cloaca una sostanza maleodorante nel tentativo di dissuadere eventuali predatori.
Il periodo di attività include i mesi da marzo fino a ottobre o novembre. Dopo il letargo, nei mesi primaverili ha luogo la stagione riproduttiva, con accoppiamenti preceduti da combattimenti rituali tra maschi. Le femmine partoriscono in settembre-ottobre, dando alla luce fino a 20 piccoli (generalmente una decina), lunghi da 12 a 20 cm.
A causa della limitata apertura della bocca, questo serpente si nutre solo di prede di dimensioni contenute. I piccoli si cibano di giovani sauri come la Lucertola Comune ( Podarcis muralis ), il Ramarro Occidentale ( Lacerta bilineata ) e l’Orbettino ( Anguis veronensis ), oltre a piccoli mammiferi (come il Topolino domestico, Mus musculus, il Toporagno comune, Sorex araneus, e varie arvicole) e talvolta insetti di dimensioni adeguate.
Gli adulti predano soprattutto sauri, ma catturano anche altri serpenti, compresa la Vipera Comune ( Vipera aspis ) e piccoli colubridi, oltre a piccoli roditori e nidiacei di uccelli che si trovano occasionalmente sul terreno.
Il Colubro Liscio è soggetto a predazione da parte di numerosi animali, tra cui rapaci diurni e notturni, carnivori di medie dimensioni e grossi serpenti come il Biacco ( Hierophis viridiflavus ). Non sono rari gli episodi di cannibalismo fra individui della stessa specie.
L’uomo rappresenta una minaccia diretta: spesso il Colubro Liscio viene ucciso per errore, scambiato per una vipera. Inoltre, la crescente antropizzazione, la distruzione degli habitat e l’uso diffuso di pesticidi e inquinanti chimici mettono a rischio le sue popolazioni, specialmente in zone dove la presenza è già ridotta.
La limitata capacità di dilatare la bocca rende l’ingestione della preda piuttosto lunga e laboriosa. Questo aspetto ha alimentato la falsa credenza che il Colubro Liscio sia “crudele” e faccia soffrire le proprie prede, quando in realtà, nella maggior parte dei casi, le vittime sono già inerti quando vengono ingerite.
Rilevanti aggiornamenti tassonomici hanno evidenziato una divergenza più marcata del previsto tra il Colubro Liscio e la Coronella di Riccioli ( Coronella girondica ): queste due specie, storicamente ritenute affini, oggi sembrano appartenere a linee evolutive ben distinte e potrebbero in futuro essere assegnate a generi separati sulla base di studi genetici.
Va infine sottolineato che il Colubro Liscio è totalmente privo di veleno, non rappresenta alcun pericolo per l’uomo e svolge un ruolo importante come predatore di piccoli animali nei nostri ecosistemi.