Emys orbicularis
Reptilia → Testudines → Cryptodira → Testudinoidea → Emydidae → Emys → Emys orbicularis
Bissa scurzoa
Il carapace degli adulti è subellittico, mentre nei giovani è più circolare, di colore marrone con leggere variazioni individuali osservabili in particolare nei maschi (dal colore mogano al marrone scuro). Le dimensioni massime sono raggiunte dalle femmine, che possono arrivare a 14 cm di lunghezza e 550 g di peso; i maschi non superano i 12,5 cm e i 350 g.
Oltre alle differenze dimensionali, la Testuggine Palustre Europea ( Emys orbicularis ) presenta caratteristiche che permettono di riconoscere facilmente il sesso degli individui:
Alla nascita i neonati della Testuggine Palustre Europea ( Emys orbicularis ), tra i più piccoli tra tutti i cheloni, pesano circa 3 g. Presentano un piastrone scuro e un carapace bruno che tende a schiarirsi con l'età.
La Testuggine Palustre Europea ( Emys orbicularis ) è l’unica rappresentante in Italia della famiglia Emydidae; il suo areale potenziale comprende gran parte dell’Europa, il Nord Africa e l’Asia occidentale.
Nel territorio italiano mostra una distribuzione frammentata, tipica di una specie minacciata; attualmente è discretamente diffusa solo nella pianura padana e lungo il litorale medio-tirrenico.
In Liguria, precisamente nell’albenganese, fino agli anni ‘60-‘70, la Testuggine Palustre Europea ( Emys orbicularis ) contava popolazioni numerose. Tuttavia, la bonifica delle zone umide, le modifiche agli alvei fluviali, l’uso diffuso di pesticidi e diserbanti e la raccolta in natura da parte dell’uomo hanno causato un progressivo declino della specie, tanto che Andreotti (1994) concluse che: "la ricerca condotta per la realizzazione dell’Atlante sembra dimostrare che la Testuggine Palustre Europea ( Emys orbicularis ) sia virtualmente estinta in Liguria, anche se individui isolati potrebbero ancora trovarsi alla foce del fiume Centa".
Un ritrovamento casuale di una femmina adulta nel 1995 ha dato avvio a un progetto di ricerca e tutela che, grazie alla collaborazione di diverse istituzioni, ha consentito di individuare alcuni siti con piccole popolazioni residue in provincia di Savona e nel ponente ligure. La specie si trova da pochi metri sopra il livello del mare fino a circa 100 m di altitudine.
Le peculiari caratteristiche fenotipiche di questi rari esemplari hanno portato alla descrizione della sottospecie Emys orbicularis ingauna (Jesu, 2004).
la Testuggine Palustre Europea ( Emys orbicularis ) predilige, nei mesi primaverili e autunnali, stagni poco profondi (anche temporanei), dove l’acqua si riscalda facilmente e l’ambiente è ricco di vegetazione sommersa e riparia (Typha angustifolia, Typha latifolia, Phragmites australis). Nel periodo estivo di siccità si sposta in ambienti dove l’acqua è permanente, ma deve competere per il cibo con i pesci, prevalentemente ciprinidi (cavedani, scardole, carpe).
Nell’albenganese, queste zone un tempo occupavano una parte significativa del territorio; oggi ne restano pochissime, tutte ambienti secondari derivati da ex cave d’argilla dismesse, briglie artificiali, o corsi d’acqua a debole corrente in condizioni di seminaturalità, in cui le testuggini hanno trovato rifugio.
Da segnalare che la Testuggine Palustre Europea ( Emys orbicularis ) è assente nelle aree frequentate da Anatidi (anatre) e Laridi (gabbiani), probabilmente perché soggetta a disturbo o predazione da parte di questi uccelli, specie nei confronti di neonati e giovani.
Il periodo di attività in Liguria inizia a marzo e termina in ottobre, quando comincia la fase di latenza invernale trascorsa sul fondo fangoso degli stagni, oppure vicino alla superficie dell’acqua su steli sommersi.
Durante il periodo riproduttivo (da aprile a giugno) i maschi si accoppiano con più femmine, che hanno la straordinaria capacità di conservare gli spermatozoi vitali nella cloaca fino a 4-5 anni.
L’ovodeposizione avviene tra giugno e luglio; la femmina esce dall’acqua per cercare il luogo più adatto dove deporre da 3 a 10 uova, di forma allungata (20 × 30 mm) e con guscio calcareo bianco, scavando una buca profonda fino a 15 cm e inumidendo il terreno con acqua rilasciata da speciali sacche cloacali.
La schiusa delle uova avviene generalmente dopo 80-90 giorni; in Liguria i piccoli escono solitamente verso la fine di settembre, ma talvolta possono restare nel nido fino alla primavera seguente qualora la schiusa avvenga in ritardo.
In natura questi cheloni sono estremamente schivi e fugaci, rendendo difficile l’osservazione diretta; per questo è raccomandato l’uso di binocoli.
La Testuggine Palustre Europea ( Emys orbicularis ) è un predatore carnivoro generalista che si nutre prevalentemente di macroinvertebrati acquatici (larve di Tricotteri, Odonati, Ostracodi), ma può includere nella dieta anche pesci e anfibi debilitati o già morti.
Le analisi fecali hanno evidenziato un progressivo incremento del consumo di materia vegetale con l’avanzare dell’età, indicando un parziale passaggio da dieta carnivora negli stadi giovanili a una dieta più onnivora negli adulti.
I principali pericoli per la Testuggine Palustre Europea ( Emys orbicularis ) in natura derivano dalla predazione di uova e giovani; i predatori comprendono numerosi mammiferi (volpe, tasso, ratti) e uccelli (cornacchie, ghiandaie, gabbiani).
Gli adulti sono generalmente immuni dalla predazione grazie alla corazza ossea, al comportamento elusivo e alla rapidità di rifugio in acqua. Si segnala tuttavia il ritrovamento di un maschio adulto mutilato, probabilmente da un cinghiale.
Nella Testuggine Palustre Europea ( Emys orbicularis ), come in quasi tutti i cheloni, la temperatura media d’incubazione delle uova è determinante per il sesso dei nascituri: con temperature inferiori o pari a 28 °C prevalgono i maschi, mentre temperature superiori favoriscono la nascita di femmine.